Per quale motivo in Italia ci assicuriamo meno rispetto ai paesi europei?

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Come mai gli altri paesi europei hanno una maggiore propensione ad assicurarsi rispetto agli italiani? Ecco alcune possibili spiegazioni:

1. Cultura del rischio: In alcune culture europee le persone considerano l’assicurazione come una parte importante della gestione finanziaria personale, perciò hanno una mentalità che è più predisposta a proteggersi finanziariamente contro eventuali imprevisti.

2. Sistema sanitario pubblico: In molti paesi europei, come ad esempio la Francia, e i Paesi Bassi, esiste un sistema sanitario pubblico che fornisce una copertura di base per le cure mediche. Tuttavia, molte persone scelgono di integrare questa copertura con polizze assicurative private per accedere a servizi e cure aggiuntive, o per ridurre i tempi di attesa per determinate procedure.

3. Sensibilizzazione e educazione finanziaria: Alcuni paesi europei hanno programmi di sensibilizzazione e educazione finanziaria, che possono facilitare una maggiore consapevolezza sull’importanza dell’assicurazione

4. Normative e incentivi governativi: In alcuni paesi europei, il governo offre incentivi fiscali o altri vantaggi per coloro che sottoscrivono determinati tipi di assicurazioni, come ad esempio l’assicurazione vita o l’assicurazione sanitaria privata.

5. Livello di reddito e prosperità economica: In generale, alcuni paesi europei hanno un livello di reddito medio più elevato rispetto all’Italia, il che permette alle persone di poter sottoscrivere polizze assicurative aggiuntive per proteggere i loro beni e il loro tenore di vita.

Ma in tutto questo, perchè l’italia fa fatica ad approcciarsi al mondo assicurativo?

Secondo i risultati di un’indagine condotta dall’IVASS gli italiani presentano una conoscenza scarsa dei concetti assicurativi di base, come premio, massimale e franchigia. Questa carenza si riflette anche nella comprensione dei prodotti assicurativi, con la maggior parte degli intervistati che ha ottenuto punteggi bassi nelle domande relative a tali argomenti.

Ciò che sorprende è l’eccesso di fiducia nelle proprie conoscenze: nonostante la scarsa preparazione, molti intervistati si ritengono ben informati sui concetti assicurativi. Tuttavia, la discrepanza tra le risposte corrette e le affermazioni di conoscenza suggerisce che questa fiducia potrebbe essere infondata e portare a scelte poco efficaci nella sottoscrizione di polizze.

Inoltre, l’indagine ha evidenziato una diffusa mancanza di fiducia verso le compagnie assicurative, con una tendenza a ridursi nei contesti urbani e tra i giovani, ma ad aumentare negli individui anziani.

Nonostante una marcata avversione al rischio, gli italiani si mostrano restii a sottoscrivere polizze assicurative che li tutelino, come quelle contro malattie o infortuni. Secondo l’Italian Insurance Report, l’Italia, infatti, si posiziona all’ultimo posto tra sette paesi europei analizzati per il mercato assicurativo. Anche nel Ramo Vita e nei rischi climatici, l’Italia mostra valori bassi, nonostante un modesto aumento negli ultimi anni.

L’analisi condotta dall’Anra (Associazione Nazionale dei Risk Manager e Responsabili Assicurazioni Aziendali) insieme alle università italiane ha rivelato che solo una piccola percentuale delle perdite causate da calamità naturali in Europa è coperta dalle assicurazioni, nonostante l’Italia sia frequentemente colpita da eventi di questo tipo.

In conclusione, la mancanza di conoscenza e la fiducia sovrastimata degli italiani nella propria conoscenza assicurativa, rappresentano sfide significative che devono essere affrontate per migliorare la consapevolezza e la protezione finanziaria della popolazione.

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