Polizza infortuni
Cos’è un infortunio?
Definizione generica: un evento dovuto a causa imprevista, violenta e che produce lesioni fisiche con conseguenze constatabili.
Ad oggi sempre più persone decidono di stipulare un’assicurazione contro gli infortuni, ovvero una polizza che permette ad un soggetto di tutelarsi da tutte le conseguenze, economiche e non, dettate da un infortunio.
Si tratta di una tutela che consente di proteggersi da tutti quegli incidenti della vita quotidiana, come una caduta accidentale, in bici, mentre si fa sport ed anche da molti di quegli eventi che possono incidere negativamente sul nostro stato di salute.
Perché sottoscrivere una polizza infortuni?
Per legge, tutti i lavoratori sono coperti contro gli infortuni, ad esempio quando un infortunio avviene sul luogo di lavoro si è soggetti alla tutela dell’Inail che provvede al pagamento delle giornate lavorative perse a causa dell’infortunio.
Sottoscrivere una polizza infortuni privata consente di avere una copertura per tutti gli incidenti che avvengono al di fuori del posto di lavoro. Lo scopo delle polizze è quello di essere complementari alle tutele fornite dal proprio impiego, rimborsando il sottoscrittore i costi imprevisti che vengono sostenuti per le cure.
Le maggior parte delle polizze infortuni, però, escludono dalla copertura:
· Infortuni e malattie dovuti a cause pregresse già in atto alla stipulazione del contratto di assicurazione
· Infortuni avvenuti durante atti bellici
· Sport estremi
· Dolo o truffe per ottenere risarcimento
· Alcolisti
· Tossicodipendenti
· Soggetti sieropositivi
Inoltre, la maggior parte delle compagnie pongono come soglia d’età assicurabile i 75/80 anni.
Come scegliere la migliore polizza infortuni?
Il mercato delle polizze è molto variegato e la scelta dipende dalle caratteristiche del soggetto e da quali rischi ci si voglia difendere.
Alcune polizze offrono una protezione qualora l’assicurato si trovi nell’incapacità fisica di svolgere le proprie mansione per un periodo limitato. Questo caso è denominato inabilità temporanea (IT) ed è prevista una diaria per ogni giorno in cui si è impossibilitati al lavorare, oltre al rimborso delle spese mediche. Altre polizze, invece, tutelano il caso di inabilità permanente (IP), ovvero la permanente diminuzione della capacità fisica del soggetto dovuta all’incidente. In questo caso si riscuote una somma in base alla percentuale d’invalidità accertata calcolata sul massimale. In caso di morte, ai beneficiari indicati nella polizza, viene corrisposto il capitale assicurato.
Il costo annuale di una polizza infortuni dipende in gran parte dal massimale.
Il massimale è il tetto limite di risarcimento ammesso per le lesioni fisiche subite: maggiore è il massimale, più è alto il prezzo dell’assicurazione, ma anche la completezza della copertura.
La franchigia è la percentuale di invalidità entro cui la compagnia assicurativa non eroga alcun risarcimento ed è di solito fissata al 3%. Spesso nelle polizze infortuni può essere riconosciuta una supervalutazione sulla Invalidità permanente che fa riassorbire la franchigia e da un’indennità molto maggiore rispetto al punteggio dei postumi legati alle tabelle Inail ed Ania.
Quindi, per scegliere la migliore polizza infortuni bisogna capire quali siano le proprie esigenze: un lavoratore dipendente potrebbe avere maggiore interesse a tutelarsi in caso d’invalidità permanente e morte, mentre sarebbe superflua l’IT, dato che percepirebbe lo stipendio a prescindere dall’evento che gli è capitato. Per un professionista, potrebbe essere molto più utile un sostegno economico in caso di momentanea inabilità lavorativa (IP).